Dove Siamo?

L'attuale cittadina di Genzano si dispiega a ventaglio in posizione digradante sul fianco esterno sud-occidentale del cono vulcanico che racchiude il lago di Nemi. Trae origine dal castello fortificato, eretto a guardia del cratere di Nemi nel 1235; trasformato in palazzo dai Cesarini, alla fine del XVIII secolo, fu in potere dapprima dei monaci cistercensi dell’abbazia delle Tre Fontane a Roma, poi degli Orsini e quindi dei Colonna.

Il "Castrum" fondato dai monaci fu detto "Gentianum" dall'antico possessore della famiglia consolare dei Genziani ovvero, secondo altri, dallo appellativo "Cynthianum" del tempio sacro a Diana o "Cynthia" che sorgeva nei boschi situati sul poggio dove oggi insiste l'abitato di Genzano.

Il palazzo Sforza-Cesarini, frutto della trasformazione in residenza signorile dell’antico castello cui risale il forte torrione visibile a destra, si erge poco lontano da piazza Frasconi, la cui fontana ricorda il dominio dei Colonna.
Dalla piazza, salendo per via Belardi, teatro dell’Infiorata, si raggiunge la settecentesca chiesa di S. Maria della Cima, inserita in un suggestivo residuo del borgo medievale.

Il paese è ricco di testimonianze delle varie epoche storiche è contrassegnato dalla Piazza Frasconi, una piazza quadrata con al centro una fontana esagonale che getta acqua da tre mascheroni, sormontata da una colonna, su cui sono scolpiti pampini, grappoli d'uva e sulla sua sommità una mezza luna, che formano anche lo stemma civico di Genzano.

Nota ornamentale caratteristica sono le famose olmate, viali fiancheggiati da secolari piante di olmi dalla lussureggiante vegetazione,che danno fino all'ingresso della cittadina il benvenuto al turista che giunge da Roma.

È a Genzano che dal 1778  si svolge nella domenica successiva al Corpus Domini, l'Infiorata, vanto e orgoglio dei genzanesi.
La via Italo Belardi, che in salita porta al Duomo, viene ricoperta da un meraviglioso tappeto floreale che con l'ausilio di terre e semi, in pannelli di sorprendente perfezione artistica, riproduce figure di soggetto religioso o civile, famose opere d'arte, elaborati tappeti e disegni, con ispirazione monotematica decisa ogni anno.
L'Infiorata, nata come sentimento di fede è divenuta negli ultimi anni, una manifestazione folkloristica e d'arte, nota in tutto il mondo, ma soprattutto è la dimostrazione delle profonde radici culturali di Genzano.
Per la realizzazione di essa si mobilitano uno stuolo di appassionati impegnati nelle varie fasi della preparazione, dalla progettazione e designo dei pannelli, alla spiluccatura dei fiori (dei fiori si usano solo i petali), dalla realizzazione dei quadri, alla quale partecipano anche intere scolaresche di Genzano e soprattutto alla spallata alla quale partecipano tutti i bambini di Genzano che scendendo di corsa per via I. Belardi distruggono i tappeti fioriti in un tripudio di gioia.